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Comitato

L’Associazione della Croce Rossa Italiana ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Associazione di alto rilievo, è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. La CRI fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi. 

A livello organizzativo, l’ordinamento della Croce Rossa Italiana si ispira ai principi di sussidiarietà, di democrazia ed elettività delle cariche associative, di separazione tra le funzioni di indirizzo e controllo e le funzioni di autonomia degli organi territoriali, nonché ai criteri di efficacia, efficienza ed economicità. La Croce Rossa Italiana si articola nei seguenti organi territoriali:

  • Organizzazione nazionale, che stabilisce la strategia dell’Associazione ed approva le normative generali, denominata Comitato Nazionale;
  • Organizzazione regionale articolata in Comitati Regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, che coordina e controlla, mediante specifiche attribuzioni, l’attività dei Comitati che operano nella regione, nel rispetto dell’autonomia di ciascun Comitato;
  • Organizzazione locale che agisce sul territorio, articolata in Comitati con autonoma personalità giuridica.

 

Garanzia e guida delle azioni sono i sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, che ne costituiscono lo spirito e l’etica: Umanità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità. Adottati nella 20a° Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell’ottobre del 1965, i Principi Fondamentali sono garantiti dall’azione del Movimento, ma anche della CRI e di ogni suo singolo volontario.

Il Comitato di Venezia rappresenta l’articolazione territoriale dell’organizzazione appena descritta, con lo scopo di essere più percettivi possibile dei bisogni della collettività e tempestivi nelle risposte. 

Il Comitato di Venezia ha competenza esclusiva, secondo il Principio di Unità, su gran parte del territorio della Città Metropolitana di Venezia, e nel dettaglio sul territorio dei seguenti Comuni: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Marcon, Martellago, Mira, Mirano, Noale, Pianiga, Quarto d’Altino, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè, Spinea, Stra, Venezia, Vigonovo. 

Per rispondere alle necessità di un così ampio territorio il Comitato di Venezia può contare sull’impegno di oltre 630 volontari, 15 dipendenti tecnici e 45 professionisti sanitari tra medici ed infermieri, che prestano servizio nelle varie sedi organizzate in 6 Unità Territoriali: Chioggia, Mestre, Mirano, Noale, Riviera del Brenta, Venezia e Lido.

Grazie all’impegno e al sacrificio dei tanti volontari ed al lavoro dei dipendenti, negli ultimi due anni il Comitato di Venezia è riuscito a rinnovare l’intero parco mezzi ed ampliarlo, acquistando autoambulanze, idroambulanze e strutture sanitarie campali per le emergenze, permettendo in parallelo di aumentare esponenzialmente i servizi offerti sul territorio, sia in Convenzione con gli Enti Pubblici e Privati, sia direttamente verso la popolazione.

Una storia lunga 150 anni

L’associazione della Croce Rossa Italiana, organizzazione di volontariato, ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Associazione di alto rilievo, è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. La CRI fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei paesi in conflitto e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi.

Il Movimento internazionale della Croce Rossa è un’organizzazione istituzionalizzata dal 1928 dalla XIII Conferenza Internazionale dell’Aja e coordina numerosi membri: il Comitato Internazionale Della Croce Rossa, la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e la Società Nazionali.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha sede a Ginevra, è una organizzazione neutrale e indipendente che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime delle guerre e delle violenze armate; nei conflitti armati il CICR è responsabile delle attività internazionali di soccorso di tutto il Movimento.

La Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa ha sede a Ginevra. Sua attività specifica è quella di organo permanente di coordinamento tra le Società Nazionali e portare ad esse assistenza e soccorso alle vittime delle catastrofi, organizzando e coordinando l’azione di soccorso a livello internazionale delle Società Nazionali; inoltre si impegna a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove Società Nazionali e a collaborare con il CICR nella diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Alla federazione aderiscono 190 Società Nazionali.

Le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa create in origine per soccorrere i soldati feriti o malati affiancando i servizi sanitari delle Forze Armate, le Società Nazionali svolgono ora numerose attività sia in tempo di pace che in tempo di guerra come ausiliarie dei poteri pubblici. In base al principio di Universalità tutte le società Nazionali hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente. Il rapporto tra società nazionali consorelle paritario e prioritario, pertanto qualsiasi operazione in un paese estero deve necessariamente avere l’accordo della Croce Rossa o Mezzaluna Rossa locale.

Storia della Croce Rossa

Il 24 Giugno 1859, durante la Seconda Guerra d’indipendenza italiana, si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e a Solferino una delle battaglie più sanguinose del XIX Secolo. Trecentomila soldati di tre eserciti: Francese, Sardopiemontese e Austriaco si scontrano, lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi.

Castiglione delle Stiviere è il paese più vicino, a sei chilometri da Solferino. Lì vi sorgeva un ospedale e c’era disponibilità d’acqua, condizioni indispensabili per il soccorso improvvisato ai novemila feriti, trasportati lì nei primi tre giorni di combattimento.

A Castiglione si trovava un giovane svizzero, Jean Henry Dunant, venuto ad incontrare Napoleone III per affari. Finì così coinvolto nel macello, reso ancor più drammatico dalla mancanza di una sanità militare, che egli descrisse, destando grande impressione, nel suo testo fondamentale: “Un Souvenir de Solferino”, tradotto poi in più di venti lingue. Tutto quell’orrore ispirò a Dunant l’idea di formare una squadra di infermieri volontari: la Croce Rossa. Vi fu inoltre Ferdinando Palasciano, illustre clinico italiano che fin dall’Aprile del 1861 sosteneva l’idea della neutralità dei feriti e la moltiplicazione senza limiti dei servizi sanitari.

Queste idee furono portate al convegno di Ginevra del 1863 (26-29 Ottobre) da cui nacquero le società nazionali di Croce Rossa. Quella italiana fu la quinta, fondata dal medico milanese Cesare Castiglioni, il primo Comitato italiano fu infatti creato a Milano il giorno 15 giugno 1864.

La conferenza diplomatica (8-22 Agosto 1864) che terminò con la firma della prima Convenzione di Ginevra, sancì la neutralità delle strutture e del personale.